Legge ingiusta, legge nulla.

Causa ed effetto. Da quando porto l’apparecchio ai denti non mi mangio più le unghie. Smetto di comprare lo spray anti-zanzare, los mosquitos me pican. Venere non si vede se non esci all’alba oppure al tramonto, quindi è un settembre al sapore di bacco, tabacco e cenere. Peccato, perché io sono ghiotto di stelle e di altre succulente specialità astronomiche.

La bilancia dice che forse ho corso troppo, il mio organismo quindi reclama carboidratate coccole e massicce dosi di zucchero, quello che nevica sul caffè macchiato e poi, indossando un elegante cappotto da neurotrasmettitore, passeggia spensierato nel lobo anteriore dell’ipofisi. Dovrei darmi all’ingrasso, ma dov’è l’ingresso dell’ingrosso?

A’ ridaje co’ sta causa ed effetto: Quando mi si alzano in modo eccessivo e preoccupante i valori della professionalità, ho un picco di incauta ma necessaria disobbedienza.

Ciocco-dato di fatto: Il mio cuore è inquieto e per quanto questa espressione possa risultare cara ai più accesi propugnatori della causa santagostiniana, la mia non è proprio ansia, ma più…voglia di qualcosa di buono. Eh già, tutto ritorna, caro Am-brogio, round and round we go, altro che languorino, dopotutto lo slogan pralinato recita: «esiste piacere più divino?» Settanta anni fa alcuni impavidi pionieri piemontesi di Alba avevano già intuito che le buone idee conquistano il mondo, quindi perché non cedere alla tentazione di voler portare avanti le proprie? Dopotutto la vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri e, soprattutto, appare tanto ragionevole quanto opportuno continuare a pensar da saggio ma agire da folle.

Correnti elettrico: Certi E-20 decisivi, o comunque di grande rilevanza, sono dei connettori di buonsenso che possono essere inseriti in una presa di coscienza complementare. Forse sbagliavo perseverando nella ricerca di ricompense e compiacimenti, ma era lo stesso atteggiamento di un bimbo assetato di attenzioni. Ho fatto un bel disegno? Ho recitato bene la poesia? Ho attraversato la strada senza la manina? Forse è giunto il momento di smettere di elemosinare, sia concretezze che affetti immateriali….e se a questo starting point si aggiunge anche l’imperdibile opportunità di mostrare al prossimo cos’è davvero la dignità e come un uomo sa rialzarsi quando cade per terra ad un passo dall’orlo di un baratro non sconosciuto, allora ben venga.

É una realtà più che danzante quella che osservo intorno a me. Danza quando muoiono le apparenze, danza quando sopraggiunge chiarezza, danza mentre tutte quelle api industriose fanno finta di leggere il loro quotidiano preferito (Il Corriere della Cera, nd|_), danza mentre l’aridità si impadronisce delle persone deboli e povere di valore intrinseco, danza nella loro tristezza e al contempo nei miei sorrisi che si mescolano alla pioggia mentre evado da un mondo al quale riconosco di non essere mai appartenuto.

È un meccanismo che sfugge al controllo, penso a cose che non esistono ancora, poi accadono cose alle quali ho pensato. Sono orgogliosamente nonché ufficialmente iscritto nel registro degli indagati, per detenzione e spaccio di pensieri meravigliosi, che hanno le stesse innumerevoli sfumature dei miei vagheggiamenti e la stessa corposa densità delle mie fantasie.

Bussano alla porta, è un abbraccio. Profumato come l’autunno ed intenso come un desiderio.

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