La pesca miracolosa

Lascio i trentotto gradi di Catania e ne trovo venti a Roma, lascio i venti di Roma e ritrovo l’estate a Livorno..ma in che paese vivo? Ogni tanto mi capita effettivamente di constatare quanto sia profonda la tana del bianconiglio, oppure di ritrovarmi impelagato in complesse discussioni esistenziali con i numerosi abitanti del 3rd floor, ma il più delle volte me ne chiamo fuori con una scusa, la prima che mi capita..e c’è chi scommetterebbe i risparmi di una vita sulla quasi-certezza che io stia diventando un autentico Maestro in questa nobile arte. Il mio mentore peró è un modus vivendi costellato di equilibri precari, di conseguenza godo di un’attenuante. Calcio d’angolo, si..io direi piuttosto palla al centro. Ridendo e scherzando, siamo arrivati a “Senza spiegazioni superflue”, ribattezzata affettuosamente essessèss, giusto perchè adoro gli acronimi..ed è meraviglioso e gratificante scoprire che anche gli anni passati dietro un microfono in una minuscola radio di Misterbianco hanno messo a frutto i loro vantaggi; una linea in mute, tre in solo et voilà!..il gioco è fatto, clic da un lato e sequenze dall’altro..e cosa vuoi di più dalla vita? Un Luca-no… Beh, verificato reiteratamente che anche un dignitoso assioma come “due più due uguale quattro” spesso puó andare a farsi benedire, direi che le circostanze che aggiungono qualche sorriso al mio mini-bagaglio di inizio Luglio sono esclusivamente orbitanti intorno alla sfera della musica. Non male come bottino, sarà il caso di festeggiare con un paio d’ore di sonno in più..mattoncino assente da troppo tempo sulla mia tetris-giornata tipo. A proposito…nomi, cose, città, animali, mestieri…elementi refrigeranti con la “T”, semplice: le tegole del tetto di casa mia..meglio del pinguino Deloghi, dell’inverter Daikin e anche delle freddure del mio professore di latino delle superiori, mica roba da poco. Quello che mi domando è..quanto cacchio possono durare sette albicocche in frigorifero? E poi ancora…posso mai rimuginare ossessivamente su un concept del mio progetto creativo per le gole dell’Alcantàra prima di andare a dormire? Ma io un ombrellone da spiaggia in macchina l’ho mai tenuto? E la vita..é un bisogno?..o i bisogni aiutano a vivere meglio?..già troppe volte sa come trasformarsi in un palco-osceno…meglio apprezzare le sporadiche occasioni nelle quali concede a sè stessa di diventare un caotico ricettacolo di speranze, quelle peró con l’iniziale maiuscola. Io ho imparato a leggere e scrivere un po’ prima di andare all’asilo…e so perfettamente che se cominci con la lettera grande..è perchè sei all’inizio del capoverso. Indubitabilmente.

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