L’immaginazione con la B maiuscola

Immagino che in questo momento ti sentirai un po’ Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio…L’esempio calza. Lo leggo nei tuoi occhi. Hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino? Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c’è. Esatto, è una sorta di..viaggio il mio? Probabilmente, ma è ovvio che conosco bene solo ciò da cui fuggo, ma non quello che cerco. Sono curioso e irreversibilmente affascinato dalla curiosità, nell’accezione di quel fascino che prevede una risposta assertiva senza alcun bisogno di una domanda precisa. C’è una sorta di giustizia selvaggia nascosta dietro la disagevole sensazione di tornare a lavoro dopo le ferie estive, forse cambiare suoneria alla sveglia allevierà un simile inconveniente. Coraggio, giusto qualche giorno di ri-adattamento, dopotutto amo (parola pericolosa tanto per l’uomo che per il pesce) svegliarmi presto. Il mare è calmo, il timone è un tantino più semplice da governare, tanto fra qualche giorno sarà di nuovo delirio, con un sacco di lavoro da fare…e l’ispirazione? Si sa che senza ispirazione non sposto un bel niente, quindi dàtemi immediatamente uno stimolo, un incentivo, una sollecitazione, un mordente, foss’anche la paura dell’insuccesso o la speranza di un premio, se proprio non potete scomodarvi con la luce di una stella (che risolverebbe la questione, diciamoci la verità, aprioristicamente). Il volo spensierato di una libellula con le ali verde-pistacchio mi fa capire che c’è aria di pioggia e non è solo una mia impressione, menomale che il concerto di stasera è a Siracusa, barro la casella [ fuori-porta ] e non ci penso più. Oggi mi sento disobbediente, come quando non sacrifico nessuna libertà per certe effimere sicurezze. Dare valore ai valori mi conforta…e un po’ mi fa intrecciare la lingua se provo a ripetere la frase ad alta voce, ma non ho intenzione di prenderci gusto…spesso è assai più efficace sussurrare che gridare. Quando qualcuno pensa male di me senza conoscermi, non fa del male a me, ma al riflesso della sua immaginazione…ma allorchè succede, non sto mica lì a compatire l’esiguità o la debolezza, tutt’altro! Resto ammiràto dall’immaginazione, che è il paio d’ali più potente che possa esistere. Si, si..meraviglia, sorpresa e stupore…resto lì a guardarli col faccino da pesce lesso, ottimisticamente sbalordito, ammaliàto ed incredulo, come a dir loro “che c’è?…anche voi avete paura della terza persona del congiuntivo presente del verbo uscire?…anche quello ha a che fare coi pesci, sapete?”.  Andiamo a suonare, vah.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>