The perfect Plan

A volte il destino ci chiama a delle prove più grandi di noi stessi. Degli ostacoli..delle scelte di fronte alle quali molti filerebbero via sconvolti ed atterriti..Facile optare per la soluzione più semplice, meno coraggiosa..tanto, crediamo di non doverne rispondere poi alla nostra coscienza..di non dover fare i conti con noi stessi dentro uno specchio, nel quale il riflesso che vediamo è qualcosa alla quale non possiamo sfuggire e soprattutto alla quale non possiamo mentire. Non ci è concesso. Perchè se a volte nella vita abbiamo perseverato nelle omissioni o peggio ancora nelle mezze verità..allorchè il nostro interlocutore siam noi stessi..è tutto più limpido. Chiaro. Non si puó scappare. Ed è esattamente in un’occasione simile che dovremmo riuscire a scrutare bene dentro di noi e non cedere all’illusione dell’imporre qualcosa a noi stessi in primis, al nostro cuore e persino agli altri. Ma spesso le cose non vanno così. Ci lasciam sopraffare dalla paura, quella con la A maiuscola, e finiamo per ingannarci..nel pur apprezzabile tentativo di far qualcosa che ha parvenza d’essere il bene..ma che in realtà puó non esserlo..è solo qualcosa di più comodo, di meno stressante e confusionario. Ma talvolta capita nella vita di non sopportare il trambusto..e di preferire la calma, il silenzio, l’isolamento, la riflessione….forse (e ancor meglio) l’introspezione. Magari quest’ultima potrebbe essere in grado di regalarci una nuova consapevolezza…capire dove stiamo sbagliando oppure azzeccando la strategia di felicità messa in atto dalla nostra mente.. C’è solamente un piccolo, leggero, ‘insignificante’ problema: le strategie di felicità le mette in atto il cuore. Solo e soltanto il cuore.

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