On the wrong track

Il mare fa la voce grossa..ed è tutta la notte che urla cattiverie, che se solo gli dessi retta, preferirei esserne sommerso piuttosto che ascoltarle…poi vola tutto. Volano le particelle di schiuma delle onde, volano le pagine strappate dai libri, dai quaderni, dai diari, dalle agende, volano le foglie da quegli alberi talmente spogli ormai da sembrare dei quadri decadenti. Effettivamente esiste un grigio ancor più opaco delle nuvole in questo momento, ed è quello dei miei pensieri. Non mi va di correre, non mi va di camminare, non mi va di prendere l’auto, non mi va di uscire, non mi va di fare niente. Non so cosa darei per riuscire a fracassarmi la testa contro il muro e farli uscire tutti in una volta – quei pensieri – drenando tutto il torbido. Il tempio di apollo sembra un ammasso di pietre insulse…e non lo è sembrato mai. Dal ponte santa lucia il paesaggio è deprimente…e non lo è stato mai. L’acqua ha il colore del petrolio, l’immondizia compromette i suoi riflessi. Vorrei tanto che questo silenzio non facesse tutto questo rumore. Mi chiedo se tutto faccia parte di un unico, grande disegno.. “29 febbraio”..la giornata di oggi, in teoria, non dovrebbe infatti nemmeno esistere.

Sono le 6 del mattino…e 3 minuti fa erano le 4 e 50 del mattino…è tutto come se.. se ne fosse appena andato via il sole.

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