Ció che non mi uccide mi rende infinitamente più forte

Ogni tanto Andrea mi dà una pacca sulla spalla e mi dice: sei una brava persona. Io mi sento semplicemente una persona..migliore. Probabilmente (e semplicemente) perchè ho desiderato e desidero esserlo. Tempo fa sarei sprofondato in un abisso distruttivo che mi avrebbe inesorabilmente ingoiato e trascinato nell’oblìo. Non oggi. Oggi c’è una nuova coscienza a venirmi incontro e sussurrarmi: rialzati. Oggi c’è una coscienza più matura a investirmi con la sua calma serafica, suggerendomi che sono cambiato. Mi sento più forte, più capace, più saggio. La mia corazza si è irrobustita a tal punto da essere impenetrabile?.. No, si è semplicemente tradotta in un filtro efficace, che lascia passare le emozioni nutrienti e che sfanculizza tutto il resto. Meglio così, meglio per me..perchè qui c’è soltanto da contemplare che dopo aver toccato il fondo..l’unica cosa che si possa fare (e che la dignitá suggerisce) è rimboccarsi le maniche e rimettersi in piedi. Esatto. Come insegnano quei gesti a lungo sottovalutati ma che adesso comprendo pienamente. Con immutato rispetto e stima, Signora Giustizia, io faccio appello al vostro buon senso..e mi affido alle mie prospettive realistiche. Il resto vada a farsi fottere, ho una vita da vivere.. E deve essere all’altezza dei miei sogni. A vita una sula è…hai bisogno di coerenza?.. sii coerente con le tue emozioni. L’unica cosa che vale è questa. Stay smile-box.

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