La sorpresina del Mikveh

Abbasso di qualche grado lo sguardo, non osservo i miei passi, mi distraggo, cammino per strada come un cane affamato che non teme il bastone. Un agglomerato di pericoli, acquattati e latenti oppure manifesti ed evidenti, mi sta facendo smettere di essere in grado di giudicare la qualità del cibo. Grave, no? C’è di peggio: […]

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Il pensiero antitetanico

Ho terminato le risorse, le ho terminate davvero. Dovrò cercarmi un posto tra le panchine della stazione..e ripenserò al tempo in cui meditavo sul mio tetto. Quando trovavo il tempo per riflettere, sul divano o meglio ancora sulle tegole, mi chiedevo spesso se riuscivo davvero nell’intento di imparare ogni giorno e avrei desiderato tanto che […]

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Home, sweet Hell

Goccia a goccia. Anche le rocce finiscono per essere modellate. L’azione lenta ed inesorabile degli agenti esogeni si cela dietro l’anonimato della quotidianitá, non ama mostrarsi a quanti temono la sua forza..ma è onnipresente nel suo estrinsecarsi..ed ineLùttabile nel suo agire. Dato per certo che dovrei occasionalmente tenere la birra bianca a casa anzichè la […]

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Who turned out the lights?

Mayday. Ossigeno terminato..Non posso fare alcun passo..muovermi in nessuna direzione. Inerte. Immobilizzato. Lo stato pseudo-comatoso non mi consente di rispondere a nessuno stimolo…assente, alienato, sconnesso, dissociato. “Obnubilare”..ho imparato questo termine solo qualche mese fa, mentre passeggiavo..e già mi torna indietro con gli interessi, mi rincresce dover aggettivare così la mia vista, depauperando il mio cuore […]

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